Il sogno di ogni tifoso è sognare, il che non significa necessariamente sognare in grande, anzi. Significa primariamente illudersi, credere che quello che vedi qui e ora potrebbe diventare grande.
Soprattutto per i bambini, questa è linfa vitale. Sono venti anni (io ne ho 28, fate due conti) che Lotito è il presidente della Lazio, sono vent'anni che non sogno nulla per la Lazio ma "ragiono" sulla stagione che verrà, "analizzo" l'arrivo del giocatore x, "pondero" persino le vittorie (alcune bellissime).
Lotito ha spento il sogno di essere tifosi anno dopo anno, e ora il laziale è come un soldato mutilato circondato da morti: è ancora vivo, ma cammina tra le ombre e non ha futuro.
Paradossalmente, io credo e vado dicendo da anni che l'unico vero modo per uscire da questa situazione è affondare del tutto: cadere in un baratro così profondo da costringere il nostro gestore ad una riflessione reale su ciò che ha fatto, costringendolo a fare un passo indietro.
Sarà una stagione durissima, una delle peggiori della nostra storia. E chissà, magari proprio in virtù di ciò l'ultima dell'era Lotito. Credo che i 27.000 abbonati, numero semplicemente surreale date le circostanze, siamo pronti alla battaglia.